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Si è aperto il primo negozio italiano di Bitcoin a Trento, si chiama ComproEuro. Porti gli euro e in cambio ricevi bitcoin al cambio attuale. Per ora si limita a vendere gadget e bitcoin-card di valore non superiore a 100 euro, ma col tempo, se il Bitcoin continuasse la sua ascesa, potrebbero diventare un tesoretto o al contrario un ricordo tangibile di questo fenomeno attuale.

Ma se il Bitcoin manterrà le sue promesse sul lungo periodo, Comproeuro dovrebbe diventare una sorta di cambiavalute, dove chiunque potrà acquistarne a norma di legge. Per acquistare più di 50 euro di bitcoin ci si dovrà registrare con un documento valido ed è previsto un limite all’approvvigionamento di card da parte di una singola persona.

Siamo davanti a una svolta, perché le cripto valute stanno sempre di più diventando un fenomeno virale e la loro valutazione è la dimostrazione. Lo Stato Italiano e il Fisco ancora non sono riusciti a mettere a norma questo nuovo mercato e quando avverrà saremo di fronte a una svolta economica.

Quando parliamo di cripto valuta ci riferiamo a un bene digitale utilizzato per transazioni economiche attraverso un canale criptato. Le criptovalute sono sostanzialmente monete elettroniche che non hanno una controparte fisica.

Le criptovalute sono una quantità di denaro elettronico, esattamente come quello che abbiamo ad esempio in un “banale” conto PayPal.
Ogni transazione di criptovalute viene eseguita nella massima sicurezza lungo una catena di approvazioni che “scorre” mediante computer connessi in rete. Ogni scambio passa attraverso diverse “approvazioni” e viene decriptato solo alla fine, quando il pagamento avviene.

Possiamo definirle affidabili perché da una parte non dipendono da banche o stati nazionali, sono molto sicure proprio per la loro crittografia e inoltre sono conservati in un portafoglio digitale al quale accedervi è praticamente impossibile.

Nonostante questo sono volatili e il rischio di una vera e propria bolla speculativa è dietro l’angolo.

Domani sera arriva la grande sfida, Napoli-Juventus. I partenopei attendono maggiormente questa sfida per misurare la propria forza, capire se la parola “Scudetto” può essere una speranza o rimanere solo un sogno.

La squadra di Allegri arriva con una forma fisica discutibile, con un gruppo che sembra non essere ancora oliato, forse ancora colpito dalla cessione mai rimpiazzata di Bonucci in estate.

Il grande assente della serata sarà Higuain, il più atteso dalla tifoseria napoletana per i suoi trascorsi e per il suo addio. Noi pensiamo che non sarà una partita pirotecnica e piena di gol, anzi sarà sicuramente una partita dove le due squadre si studieranno e vorranno rischiare poco, soprattutto il Napoli che rischia più della Juventus se dovesse arrivare una sconfitta.

L'inserimento della tecnologia nel calcio è un argomento da sempre discusso, con pareri sempre diversi.
L'Italia è sempre stata giudicata dalla FIFA e da altri paesi per questo, infatti è stata il primo paese ad inserire la Goal Technology e quest'anno la Var.

Stasera in Spagna si è giocata Valencia-Barcellona, dove hanno annullato un gol perché l'arbitro non ha visto la palla che ha varcato la linea di porta, ora in Spagna è scoppiato un caos mediatico. Cosa avverrà?

La tecnologia da una parte cambia il gioco, dall'altra è un grande aiuto per gli errori degli arbitri.

La cosa più giusta non accontenterà mai tutti!

In una settimana difficile per il calcio italiano, abbiamo delle buone notizie che ci fanno essere più speranzosi. Uno dei tanti problemi del calcio italiano negli ultimi 5-10 anni è stato l'approccio delle squadre alle competizioni europee. Quest'anno la Champions, ad una partita dal termine dei gironi, vede tutte le italiane ancora in corsa. L'Europa League è la vera nota positiva. Siamo passati da anni nei quali le italiane hanno buttato via la possibilità di vincere la competizione ad oggi, dove le squadre si impegnano per vincere e credono nella vittoria.

Finalmente le nostre squadre puntano al prestigio europeo, a vincere una competizione europea seppur piccola rinunciando invece ad inseguire un quinto o sesto posto che economicamente e sportivamente non regala nulla.