Oggi purtroppo non parliamo di cose belle, il capitano del Benevento Lucioni è stato trovato positivo dopo la partita Benevento-Torino e ora è stato sospeso e rischia da 1 a 4 anni di squalifica che per un calciatore di 29 anni significa carriera finita, dopo che era riuscito a ottenere la Serie A con i suoi compagni di squadra. Brutta pagina del calcio quella scritta oggi che ci insegna come il doping sia ancora e sempre una piaga dello sport in generale.
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MERTENS MANIA
Ancora Napoli, ancora Mertens. Le cose vanno di pari passo in casa Napoli ormai. Il copione è sempre quello, il primo tempo assenza, il secondo tempo gioco spumeggiante e 4 gol. Non giocherà 90 minuti a 100 all'ora, non convincerà ma parliamo di una seria candidata alla vittoria finale.
LE MIGLIORI A CONFRONTO
Stasera va in scena il turno infrasettimanale che presenta tra le tante partite Lazio-Napoli. Può sembrare una partita poco interessante ma guardando le statistiche a confronto abbiamo due delle migliori squadre del torneo. La Lazio ha dimostrato di essere all’altezza delle grandi e potersi candidare a un posto in Europa League nonostante le cessioni eccellenti quest’estate. Il Napoli invece arriva dalla vittoria contro il Benevento anche se la prima partita in Champions non ha entusiasmato parecchio. Vedremo stasera cosa ne uscirà, sicuramente guarderemo una bella partita.
L’INTER CERCA LA QUINTA VITTORIA DI FILA
Stasera c’è la prima partita del turno infrasettimanale che vede la squadra di Spalletti impegnata in trasferta contro il Bologna. L’Inter seppur soffrendo ha ottenuto in 4 partite 12 punti giocando sicuramente con squadre di non enorme caratura ma in Italia i campionati si giocano proprio con le piccole squadre e l’Inter quest’anno sembra poter dire la sua.
JUVE NON BASTA VINCERE IN ITALIA
Altra grande prestazione della Juventus con il Sassuolo in campionato. Vittoria schiacciante e gioco coinvolgente. La Juve esce dall’Italia e cade sotto i colpi del calcio europeo come se la squadra di Allegri avesse un blocco. I tifosi lo sanno, la squadra lo sa e la dirigenza anche. Ora sta alla squadra trovare quell’amalgama e superare sia a livello mentale sia di gioco l’assenza di Bonucci, fondamentale nella costruzione del gioco juventino.