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Dopo questo turno di campionato, dove seguirà un pausa di due settimane inizia il mercato di riparazione.

In Italia la squadra che sembra essere più intenzionata a muoversi è il Napoli, interessata a Verdi e Inglese per aggiungere altri tasselli a un mosaico quasi perfetto.
La Juventus invece è più proiettata verso giugno, a breve infatti è previsto l'ingaggio di Emre Can del Liverpool a parametro 0.

Inter e Milan a nostro parere si muoveranno poco sul mercato, dopo aver speso tanti soldi se agiranno sul mercato lo faranno solo per fare qualche cessione eccellente.

Intanto in Europa le prime cifre folli sono già state spese, con il Liverpool che ingaggia Van Djik per 85 milioni di euro e vende Coutinho al Barcellona per 160 milioni.

A seguito della sconfitta in Coppa Italia contro la Juve, il presidente del Torino ha esonerato Mihajlovic. Dopo quasi due anni possiamo definire quest’avventura mediocre. Mihajlovic è un buon allenatore, capace nel Milan di far giocare giovani sconosciuti come Donnarumma, allo stesso modo nel Torino ha dato continuità a Belotti.

I limiti tattici però sono abbastanza palesi, a inizio anno ha provato con un 4-2-3-1 senza avere gli uomini adatti, i vari infortuni lo avranno sicuramente penalizzato ma non ha saputo sfruttare il parco attaccanti di altissimo livello che il Torino possiede, il centrocampo è la zona più “leggera” ma comunque gli acquisti sono stati fatti; in difesa infine, poter contare su un giocatore come N’Koulou e due terzini per fascia ti da una sicurezza non indifferente. Il Torino è una squadra che se fosse allenata da un buon allenatore potrebbe tranquillamente lottare per zone molto più importanti, in una Serie A cosi povera qualitativamente non può permettersi di avere solo 30 punti.

Il nome per il dopo Mihajlovic è Mazzarri che per una squadra come il Torino è un’ottima scelta, è un tipo di allenatore adatto a piazze come questa, non con grandi ambizioni ma con una buonissima rosa. Non è mai facile valutare il lavoro di un allenatore quando subentra a metà anno senza aver fatto la preparazione ma sicuramente potrà regalare molte soddisfazioni ai suoi tifosi.

Sono ormai quattro partite che Montella non allena più il Milan ma non abbiamo voluto commentare la notizia solo per vedere l'impatto di Gattuso nello spogliatoio. La squadra sotto la sua gestione si è mostrata al contrario del suo allenatore, scarica e senza personalità.

Perché la crisi del Milan fa così rumore? Analizzando vari fattori sicuramente l'aspettativa e le pretese dei tifosi hanno giocato un ruolo fondamentale, creando pressione su una squadra qualitativamente non forte.

L'acquisto di Bonucci infine, ha insinuato all'interno della mentalità dei tifosi la reale possibilità di poter vincere lo scudetto, cosa che in realtà non è per niente alla portata della squadra milanese. Le rifondazioni sono così, ci vogliono anni e ci vuole tempo.

Il Milan tornerà grande e i tifosi torneranno a sognare, solo che ancora non è il momento.

Non saremo come gli inglesi ma quest'anno è diverso. Il calcio italiano pian piano si sta adeguando, sta cambiando le regole.
Quest'anno per la prima volta, non avremo nessuna sosta natalizia per il campionato, con la Coppa Italia e il campionato che continueranno normalmente. In Inghilterra è tradizione, da anni ormai, con milioni di telespettatori che trascorrono le vacanze natalizie davanti alla televisione o allo stadio in compagnia della famiglia.

Il calcio da noi in Italia è visto in una maniera diversa, in Inghilterra invece dopo anni bui, si è sviluppata una cultura
sportiva, fatta di meno violenza e più aggregazione. In Italia ormai il calcio è violenza, le famiglie non vanno allo stadio per paura di scontri fra tifoserie. Siamo lenti e siamo indietro, chissà quando recupereremo questo gap, al giorno d'oggi incolmabile.

Pensavamo fosse finita, credendo che fosse l'anno adatto per le avversarie di vincere il campionato dopo 6 anni di assoluto dominio. La Juventus invece ha dimostrato di non essere finita, di essere una squadra determinata.

L'ultimo mese parla chiaro, una qualificazione agli ottavi di Champions, difesa che ha "ricominciato" a non prendere gol e un gruppo che sembra essere tornato affiatato. Il Napoli non sembra mollare, gli uomini di Sarri in questo momento stanno soffrendo gli svariati impegni, cominciando a perdere qualche partita, calando fisicamente.

Manca solo una partita alla fine del girone d'andata e la lotta è sempre più agguerrita, vedremo nel prossimo weekend chi finirà il 2017 in testa alla classifica.